In continuità con la ormai stabile nuova visione della Città Vecchia, luogo di accumulo e concertazione del pensiero creativo e produttivo dei giovani, si mira a focalizzare qui non solo quelle forme di accoglienza complessa e stratificata, ma anche quegli ampi luoghi di

incontro, divertimento, confronto e produzione (articolati secondo una progressiva sequenza di spazi pubblici, spazi semi-pubblici e semi-privati), capaci di contenere laboratori creativi, formativi, di ricerca, sperimentazione e produzione e, infine, luoghi per manifestazioni, fiere, spettacoli, scambi culturali e tempo libero per la collettività urbana. Da qui lo studio di tre livelli del piano:

1. La dimensione territoriale: a questa scala lo scheletro portante dell’area e delle sue connessioni verso l’esterno, sarà caratterizzato dalla reinterpretazione dei diversi gradi di raccordo della forma del verde e delle infrastrutture di collegamento extra-urbane.
2. La dimensione urbana: si collocano gli interventi di corona, mirati a realizzare il nuovo ponte ciclo/pedonale, che permetterebbe di riconnettere la linea di costa; costruire una dimensione eco-sistemica della trasformazione della linea di costa tramite l’ideazione di zolle verdi abitate;
3. La dimensione interna del quartiere.

Porta Napoli può candidarsi a diventare luogo del progresso e del vivere sostenibile. Immagine di una dimensione green, smart e slow della crescita culturale e creativa dell’intera città di Taranto.