L’intervento sul Palazzo Arcivescov­ile è passato da un solido esame di recupe­ro, di un edificio di grande pregio storico, artistico e culturale, che pur non rinuncian­do nel progetto, ad un aspetto conservativo filologico del bene, ha conferito al manufatto una moderna configurazione funzionale in termini di spazi/accessibilità caratteristiche strutturali ed impianti.  Dopo gli innumerevoli interventi e manomissioni, succeduti nell’arco di quasi un millennio di storia, nel primo decennio di questo secolo è iniziato un totale e massiccio intervento di restauro e riqualificazione. Oltre a rispondere alle esigenze di carattere strutturale si risolvevano necessità di carattere fun­zionale, ad esempio, nel realizzare i consolidamenti delle volte, intervenendo sui rinfianchi, si predisponevano i cavidotti per la realizzazione di nuovi impianti e la posa di canalizzazioni per il trattamento dell’aria. L’intervento di restauro, consolidamento e rifunzionalizzazione del Palazzo Arcivescovile, si è posto come obbiettivo finale quello di recuperare tutti gli ambienti interni dell’edificio da destinare a residenza del vescovo, foresteria ed a uffici am­ministrativi rendendoli completamente fruibili ed accessibili in maniera diretta, e adeguati alle esigenze moderne soprattutto impiantistiche, non trascurando di valorizzare tutti gli aspetti architettonici presenti.